Due chiacchiere con Carlo Nerozzi per conoscere Le vigne di San Pietro, una delle migliori cantine del Lago di Garda.
Carlo Nerozzi respira aria di campagna da oltre 40 anni, perché già nel lontano 1980 i suoi genitori Sergio e Franca avevano deciso di cambiare vita, trasferendosi dalla città a Sommacampagna, con la ferma volontà di migliorare la qualità di vita della famiglia.
Un gesto coraggioso e importante da cui sono nate Le Vigne di San Pietro, che Carlo ha contribuito a fondare, divenendone il titolare nel 1993.
Il suo è un bell’impegno, perché oltre ad occuparsi della gestione complessiva dell’attività, segue nello specifico anche la parte commerciale. Inoltre ci ha confessato che cerca di essere sempre presente anche alle degustazioni, per accompagnare personalmente gli ospiti che vengono ad assaggiare i suoi vini.
Dato che siamo curiosi gli facciamo qualche domanda e Carlo ci risponde volentieri, perché è sempre felice quando può trasmettere un po’ della bellezza che respira con il suo lavoro.
CI DESCRIVA LE DEGUSTAZIONI CHE FATE IN AZIENDA: CHE ATMOSFERA SI CREA?
“Le degustazioni sono sempre dedicate ad un singolo gruppo, che sia di due o di dieci persone; cerco di essere sempre presente e porto gli ospiti a comprendere i valori che stanno dietro una bottiglia di vino, partendo dal luogo più importante, il vigneto. Non ho un approccio uguale per tutti e cerco di capire chi ho di fronte per comunicare ciò che realmente interessa il mio interlocutore, facendolo sentire a casa”.
PERCHÉ DOVREMMO ASSAGGIARE PROPRIO I SUOI VINI? CI DÀ TRE BUONI MOTIVI?
Il suo sorriso non lascia spazio a dubbi: anche se la domanda avrebbe potuto spiazzarlo, Carlo ha già la risposta pronta: “Perché sono espressivi del proprio territorio, perché sono eleganti ed equilibrati e infine perché hanno una grande capacità di mantenere il proprio carattere nel tempo”.
Inutile dire che ci ha già convinti. Corriamo a guardare le sue proposte e tra un Bardolino Superiore e un Custoza ci soffermiamo incuriositi sul Refolà, che unisce l’eleganza e la forza del Cabernet Sauvignon e del Merlot. A questo punto a sorridere siamo noi, pregustando il doveroso assaggio dopo la fine di questa interessante intervista.
Carlo ci spiega che il vino per lui è uno strumento di comunicazione, che gli permette di entrare in contatto con le persone esprimendo il suo stile. A noi vengono subito in mente i grandi artisti che attraverso arte, musica o scrittura hanno comunicato al mondo una grande ricchezza di emozioni, pensieri e valori che non avrebbero saputo trasmettere in altro modo e il paragone ci sembra immediato.
La chiacchierata va avanti e scopriamo che Le Vigne di San Pietro utilizza metodi di vinificazione tradizionali, ma vengono fatte sempre nuove sperimentazioni e in questo momento la sfida è legata ad un vino bianco in anfora.
Noi però vogliamo capire come si è evoluta l’attività, perché in oltre 40 anni di lavoro è stata fatta tanta strada.
QUALI SONO STATE LE DIFFICOLTÁ DEGLI INIZI E QUALI SONO LE SODDISFAZIONI DI OGGI?
“All’inizio avevamo una visione di qualità che non trovava riscontro nelle aspettative di un mercato ancora immaturo, incapace di comprendere il valore autentico di un vino. Oggi abbiamo un brand riconosciuto che ci vede come uno dei punti di riferimento per le due DOC che produciamo: Custoza e Bardolino”.
Soddisfazioni che sono poi aumentate nel tempo, dato che l’azienda gode di un’ottima reputazione su tutte le guide nazionali e ha trovato il favore della critica anche su alcune guide internazionali. Tacendo del fatto che ha ottenuto più volte il riconoscimento dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso ed è stata la prima azienda nella storia ad aver raggiunto questo traguardo per la DOC Bardolino.
Non è un caso che all’Enjoy abbiamo scelto Le Vigne di San Pietro come fornitore del nostro ristorante, attivando una collaborazione speciale per far conoscere questa realtà vitivinicola ai nostri ospiti. Carlo ci spiega che quando i clienti dell’Enjoy vanno a trovarlo si crea una situazione unica: le persone si sentono accolte come fossero parte dell’azienda e seguendo i suoi racconti possono conoscerne la storia e approfondire le tecniche produttive dei diversi vini.
Siamo alla fine, ma vogliamo vedere se riusciamo a carpire qualche segreto inconfessato. Del resto dopo tanti anni di lavoro, fatica e soddisfazioni forse c’è ancora qualche progetto che non ha visto la luce.
Ci schiariamo la voce e chiediamo decisi: QUAL È IL SOGNO LAVORATIVO CHE TIENE NEL CASSETTO, MA CHE VORREBBE TIRARE FUORI?
Carlo ci risponde guardando lontano: “Vendere il 100% dei miei vini in azienda, offrendo anche un servizio di ospitalità con suites molto accoglienti”.
Noi glielo auguriamo di tutto cuore e nel frattempo ci mettiamo comodi per la meritata pausa, il bicchiere di Refolà ci aspetta.
Dove siamo
Quando si dice "collocato in posizione strategica", beh ecco, quelli siamo proprio noi. Tanto per farvi capire, l’Enjoy si trova:
1km uscita autostrada
5 minuti stazione ferroviaria
10 min a piedi centro storico e riva del Lago
Pochi km dai centri termali del Garda
2km da Gardaland
A pochi passi dal Ospedale Pederzoli
Come raggiungerci
Per noi è importante mettervi a disposizione tutto ciò che serve per vivere, conoscere e capire davvero il nostro territorio, perché vi possiate sentire a casa, parte della nostra grande famiglia.
Peschiera è un ottimo punto di partenza per visitare le tre sponde del Garda (la nostra, quella veneta, ma anche la lombarda e la trentina), ognuna con le sue caratteristiche, le proprie tradizioni, i prodotti tipici e i vini d’eccellenza.